La Barcolana, le curve di Carlo Sciarrelli e un tagliere
Trieste è una città che abbiamo scelto, ne siamo rimasti affascinati, abbiamo deciso di venirci a vivere e con il tempo abbiamo iniziato a conoscerla a fondo e a capirla. Uno dei periodi in cui Trieste esplode nella sua bellezza è l’autunno, quando nelle giornate nitide in un colpo d’occhio riesci a vedere il mare con le dolomiti carniche in fondo, quando il Carso inizia a tingersi di rosso e i palazzi bianchi si contrappongono al mare di un blu intenso.
Proprio in questo periodo magico, la seconda domenica di ottobre, si svolge la Barcolana, l’evento più importante di questa città e nel settore della vela, una delle date più importanti al mondo. Ogni cosa in città, per una settimana circa, ruota attorno a questo appuntamento: arrivano turisti da ogni luogo, l’agenda si anima di eventi più o meno legati al tema e, ovviamente, il mare si riempie di vele.
L’architetto del mare e la serie CS
Qualche tempo fa, proprio per celebrare Trieste e la Barcolana, abbiamo progettato in collaborazione con lo Yacht Club Adriaco, vera e propria istituzione nel mondo della vela a Trieste, un tagliere ispirato a Carlo Sciarrelli.
Progettista, architetto, yacht designer, questo grande triestino ha disegnato 137 barche e dai suoi progetti sono state realizzate in tutto il mondo più di 400 imbarcazioni. I suoi yacht sono talmente unici che per la regata Barcolana Classic una delle categorie raggruppa le barche basate sui suoi progetti.
Lo Yacht Club Adriaco ospita tra i suoi pontili alcune tra le più belle barche di Sciarrelli e il mitico Bat, piccolo cutter del 1889 con cui si divertiva a veleggiare in golfo. Il club, per cui avevamo già lavorato con una rielaborazione delle nostre barchette in cedro Batò, nel 2014 ci chiese di creare dei trofei ispirati a Carlo Sciarrelli.
Sfogliando il libro Carlo Sciarrelli – architetto del mare, regalatoci dallo Yacht Club per farci trovare ispirazione, ci aveva colpito particolarmente una sua citazione: “La barca si definisce con le gambe sotto la tavola”, che riassume benissimo “il rapporto intenso che Sciarrelli inevitabilmente riusciva a stabilire col cliente, fatto di lunghe conversazioni, incontri conviviali, scambi, stimoli”.
Forse proprio da qui abbiamo capito che dovevamo concentrarci più sul lavoro di Sciarrelli che sul suo risultato finale, e abbiamo quindi pensato alla riproduzione di due dei curvilinei o “sesti” in legno che usava per disegnare e che pare scegliesse tra molti, con grande perizia.
Da questa collaborazione “con le gambe sotto la tavola” con Adriaco è nata quindi la la serie Cs, della quale siamo particolarmente orgogliosi.
La ricerca della bellezza e le gambe sotto la tavola
Come ci ricorda l’architetto triestino Luciano Semerani nell’introduzione alla lectio magistralis di Sciarrelli (in occasione del conferimento della laurea onoris causa in architettura navale), appesa alla parete dietro il suo tavolo da disegno c’era una lunga striscia con i nomi delle sue 137 barche, alcune avevano segnato un asterisco, alcune addirittura due, perché con quei modelli credeva di aver raggiunto la perfetta sintesi di utilità e bellezza. Nel suo libro “Lo Yacht: origine ed evoluzione del veliero a diporto” Sciarrelli diceva“Una barca è bella quando esprime al massimo le qualità del suo tipo. C’è bellezza nello yacht a vela, c’è bellezza in un peschereccio, c’è bellezza in un motoscafo o in una nave mercantile.”
Anche secondo noi la bellezza si trova in ogni oggetto, anche nei più comuni, in quelli che usiamo ogni giorno, i curvilinei di Sciarrelli ne sono un perfetto esempio: piccoli oggetti utili e bellissimi.
Oltre a questo aspetto ci sentiamo molto affini a Sciarrelli per il suo metodo di lavoro, così simile al nostro, nel contatto costante col committente: nel dialogo che si instaura cerchiamo di far esprimere al cliente i suoi desideri che dobbiamo concretizzare in uno specifico oggetto, appunto funzionale, efficace, armonioso e bello.
Vi consigliamo vivamente di approfondire la storia di questo personaggio. Ecco il libro da cui siamo partiti noi: ‘Carlo Sciarrelli. Architetto del mare/Architect of the sea‘, a cura di Guglielmo Danelon (Comunicarte Edizioni, Trieste, la scheda).
Un altro testo fondamentale è ‘Lo Yacht: origine ed evoluzione del veliero da diporto‘ dello stesso Carlo Sciarrelli (Editrice Mursia, fate attenzione all’anno di pubblicazione, il libro è stato costantemente aggiornato dall’autore con le novità rispetto alla prima del 1970, la scheda).
Se desiderate avere un tagliere della serie CS, è possibile acquistarlo su questa pagina .